È considerato un materiale naturale, delicato sulla pelle, traspirante e morbido. Il cotone ha la reputazione di essere adatto alle pelli sensibili. Ma cosa succede se accade l'esatto contrario? Se una maglietta, un piumino o un capo di biancheria intima in "cotone 100 %" improvvisamente provocano prurito, arrossamenti o addirittura piccole pustole?
La risposta è più profonda di quanto si possa pensare. E spesso non inizia con, ma sotto la pelle - e soprattutto: prima dell'acquisto.
Non tutto il cotone è uguale
Il termine "cotone" suggerisce naturalezza, ma il tessuto che finisce per toccare la nostra pelle ha spesso alle spalle un lungo percorso chimico. Dall'uso di pesticidi durante la coltivazione, di agenti sbiancanti e coloranti, di ammorbidenti, di agenti fissanti e di resine tessili, anche una semplice maglietta di cotone è non automaticamente rispettoso della pelle.
Curiosità: In molti casi, non è il cotone in sé a prudere, ma ciò che vi si attacca.
Quando il biologico non aiuta: reazioni cutanee individuali
Anche il cotone biologico certificato può dare prurito. Perché? Perché non tutte le pelli reagiscono allo stesso modo:
Alcune persone sono sensibili ai residui naturali della fibra (ad esempio le resine vegetali).
Altri reagiscono ai residui di detersivo, anche dopo l'acquisto
Oppure: la barriera cutanea è disturbata (ad esempio a causa di neurodermite, microfratture, aria di riscaldamento secca).
Particolarmente insidioso: Il cotone è assorbente: non assorbe solo l'acqua, ma anche il sudore, gli oli della pelle e il detersivo. Se gli indumenti vengono lavati troppo di rado o a temperature troppo elevate, possono diventare accumulare sostanze irritanti o germi.
Sentire i vestiti: un'impressione sensoriale sottovalutata
Il prurito cutaneo causato dal cotone non colpisce solo i soggetti allergici. Piuttosto, la sensazione è spesso causata da una combinazione di:
Attrito (ad es. con biancheria intima stretta, spalline del reggiseno o cuciture della cintura)
Calore e umidità (sotto i maglioni, nei piumini)
Microlesioni dovute a trame grossolane o a una lavorazione scadente
Qui il problema SensorialeLa pelle interpreta la sensazione come sgradevole. anche senza una reazione visibile.
La soluzione raramente si trova in farmacia, ma nell'etichetta
Se si ricorre immediatamente a una crema in caso di prurito, spesso si combattono solo i sintomi. Il modo migliore è: Leggere, sentire, osservare. Perché non tutto il cotone è ugualmente morbido, ugualmente lavorato o ugualmente puro.
3 domande riflesse per i vestiti che prudono:
Il tessuto è confortevole sulla pelle asciutta o solo quando lo si prova?
I vestiti sono nuovi e non lavati, o forse sono stati lavati?
Il prurito si manifesta solo in alcune zone o su un'ampia area?
Conclusione: il cotone non è un nemico. Ma non è nemmeno automaticamente vostro amico.
Chiunque avverta prurito alla pelle a causa del cotone non è un caso isolato, ma fa parte di un invisibile problema quotidiano che si colloca tra l'industria tessile, la fisiologia della pelle e il comportamento dei consumatori.
La buona notizia è che nella maggior parte dei casi uno sguardo più attento, un taglio diverso o un detergente miglioreper eliminare il problema in modo permanente. Perché la cura della pelle non inizia in bagno, ma quando ci si veste.